GIUSEPPE ALBANESE
pianoforte
debutta nel 2014 su etichetta Deutsche Grammophon con un concept album dal titolo Fantasia, con musiche di Beethoven, Schubert e Schumann. Segue nel 2015 il suo secondo album DG Après une lecture de Liszt, interamente dedicato al compositore ungherese. Di recente pubblicazione sono i Concerti n.1 e 2 e Malédiction di Liszt per Universal Music. A gennaio 2020 esce il suo terzo CD per Deutsche Grammophon: Invitation to the dance, dedicato al balletto e contenente musiche di Weber, Delibes, Tchaikovsky, Stravinsky, Debussy e Ravel. Invitato per recital e concerti con orchestra da autorevoli ribalte internazionali quali il Metropolitan Museum, la Steinway Hall di New York, la Konzerthaus di Berlino, il Mozarteum di Salisburgo, St. Martin in the Fields , la Steinway Hall di Londra, la Salle Cortot di Parigi, ha collaborato con direttori del calibro di J. Axelrod, J. Conlon, N. Luisotti, D. Oren, G. Pehlivanian, A. Sladkowsky, P. Steinberg, M. Tabachnik, J. Tate. Tra le sue partecipazioni ai festival, di particolare rilievo sono gli inviti al Winter Arts Square di Yuri Temirkanov, a San Pietroburgo, e al Castleton di Lorin Maazel. Già “Premio Venezia” 1997 (assegnato all’unanimità da una giuria presieduta dal Mº R. Vlad) e Premio speciale per la miglior esecuzione dell’opera contemporanea al Busoni di Bolzano, Albanese vince nel 2003 il primo premio al Vendome Prize (presidente di giuria Sir J. Tate) con finali a Londra e Lisbona. Un evento definito da Le Figaro il concorso più prestigioso del mondo attuale.