La mia geografia
Spettacolo di SABA ANGLANA
Saba Anglana voce e testi
Fabio Barovero tastiere, elettronica e soundscape
“La mia geografia” procede dall’albero genealogico degli antenati, con i canti legati alla terra e alle origini: con l’utilizzo di molteplici lingue, la voce di Saba scava come una radice nel terreno della memoria, si allea alla natura e ai suoi elementi, al vento, alla foresta, all’acqua, alle montagne e ai deserti, cercando il loro comune denominatore. In un fitto intreccio di canto e parola il concerto è compost da brani originali, ispirati al potere taumaturgico delle scale pentatoniche delle tradizioni nel sud del mondo e dai loro sviluppi melodico-armonici in territori contemporanei. Dal blues del Corno d’Africa, ai ritmi del versante occidentale, dalle corde mistiche dei cantastorie alle composizioni etiopi di derivazione copta ortodossa, sulle traiettorie di una musica che migra tra i continenti e feconda i generi.
Saba Anglana nasce a Mogadiscio, in Somalia, nel 1970 da padre italiano, che ha combattuto in Africa, e da madre etiope. Quando Saba ha solo 5 anni, con l’avvento del regime di Mohammed Siad Barre, la sua famiglia è costretta a lasciare il Paese, stabilendosi prima ad Adis Abeba, capitale dell’Etiopia, e poi a Roma.
Attrice, cantautrice, laureata in Storia dell'Arte, Saba Anglana pubblica 4 album musicali distribuiti in oltre 60 paesi, con testi che scrive nelle lingue che compongono il suo albero genealogico, tra Italia e Africa orientale. L'esordio, del 2008, vede con "Jidka - The Line" la collaborazione con la prestigiosa etichetta inglese World Music Network. Saba porta in tour il suo lavoro esibendosi in centinaia di spettacoli in cui alterna il canto alla narrazione. Pubblica “Biyo - Water is Love” (2010), dedicato all’acqua e le problematiche mondiali legate al suo sfruttamento, diventando testimonial di campagne mediatiche internazionali in fatto di salute e diritti umani. Nel 2012 esce “Life Changanyisha”, disco sul valore della mescolanza e nel 2015 "Ye katama hod - The belly of the city", sguardo sul rapporto tra il progresso e la tradizione nell'epoca delle grandi trasformazioni.
È per due stagioni fra i protagonisti della fiction tv “La Squadra” su Rai3; è in scena con “Pilato Sempre” diretta da Armando Pugliese; è protagonista dello spettacolo teatrale “Rosamara”, con l'Orchestra Femminile del Mediterraneo; è nel cast di “Disgraced”, prodotto dal Teatro Stabile di Roma, per la regia di Jacopo Gassman. Come autrice porta in scena il suo monologo “Mogadishow”, prodotto e presentato in cartellone dal Teatro Stabile di Torino e lo spettacolo di teatro musicale “Abebech - Fiore che sboccia - Storia di identità, preghiera e guarigione", che debutta alla XXV edizione del Festival Internazionale di Musica Sacra a Pordenone e apre il Festival Internazionale di Teatro delle Colline.
Lavora anche come doppiatrice, autrice e conduttrice radiofonica per Radio2 e Radio3.
Il suo primo libro, di prosa poetica, si intitola "Lettera al mio Fantasma - Piccola epopea dell’Assenza”, edito da Animamundi nella collana Piccole Gigantesche Cose. Dal 2018 inizia la collaborazione con Marco Paolini affiancandolo nel percorso dedicato a Ulisse negli spettacoli Il Calzolaio di Ulisse (2018) e poi Nel Tempo Degli Dei, il calzolaio di Ulisse (2019).
Nel 2020 è di nuovo accanto a Marco Paolini e Lorenzo Monguzzi nello spettacolo Teatro Fra Parentesi e accanto a Mario Brunello, Andrea Marcon, Marco Paolini e la Venice Baroque Consort nello spettacolo Senza Confini_No Border.
L’ultimo spettacolo con Marco Paolini e Lorenzo Monguzzi è SANI! in tour dall’ ottobre 2021.